Matteo Salvini indagato per i voli con gli aerei di Stato. La sua replica: “Inauguravo caserme”

Carte trasmesse dalla Procura di Roma al Tribunale dei ministri.

L’ipotesi di reato, scrive il Fatto, è abuso d’ufficio.

La Corte dei conti ha messo nel mirino 35 trasferte, ma ha archiviato perché non ci fu danno erariale.


Nuova grana giudiziaria per Matteo Salvini, stavolta per l’utilizzo dei voli sugli aerei di Stato. Il leader della Lega, scrive oggi il Fatto Quotidiano, è indagato per abuso di ufficio nell’inchiesta su alcuni voli di Stato utilizzati quando era ministro dell’Interno. La Procura di Roma, dopo aver ricevuto il fascicolo dalla Corte dei conti, ha iscritto Salvini nel registro degli indagati come atto dovuto e ha trasmesso le carte al Tribunale dei ministri, competente a indagare su eventuali reati commessi nell’esercizio delle funzioni ministeriali.

“Un po’ di dolcezza per voi! Più ci attaccano, più andiamo avanti col sorriso” twitta Matteo Salvini, commentando la notizia. “Leggo che sono inquisito. Ma
tutti i miei voli di Stato erano per motivi di Stato, da ministro dell’Interno, per inaugurare caserme. Mai fatto voli di Stato per andare in vacanza, quello lo fanno altri”

Vengono contestate alcune trasferte a bordo di velivoli di Polizia e Vigili del Fuoco.

Nel maggio scorso fu Repubblica a ricostruire alcune trasferte del 2018-2019, spiegando che Salvini utilizzava l’escamotage di agganciare agli impegni istituzionali quelli di partito.

La Corte dei conti apre un fascicolo, che si chiude con l’archiviazione: i magistrati contabili analizzano “20 voli con aereo P-180 (la “Ferrari dei cieli”) e 14 voli con elicotteri in dotazione al Dipartimento di pubblica sicurezza, nonché un volo con aereo P-180 in dotazione” ai vigili del fuoco, utilizzati a partire dal 1 giugno 2018 “per trasferimenti in ambito nazionale” di Salvini e “di altro personale al seguito”.

Un totale di 35 trasferte che la Corte ritiene fuorilegge, dicendo che è “ritenuta illegittima la scelta di consentire l’uso dei menzionati velivoli per la finalità di trasporto aereo del ministro e del personale al seguito”.

La Corte archivia perché non ravvisa danno erariale: “I costi sostenuto – scrivono i magistrati – non appaiono essere palesemente superiori a quelli che l’amministrazione dell’Interno avrebbe sostenuto per il legittimo utilizzo di voli di linea”.

Ora la vicenda è però aperta sotto il profilo penale davanti al Tribunale dei ministri.


Articolo pubblicato sull’Huffington Post, consultabile in forma originale ed integrale tramite il seguente link:

https://www.huffingtonpost.it/entry/matteo-salvini-indagato-per-i-voli-con-gli-aerei-di-stato_it_5df1dd55e4b01e0f2959fefc?utm_hp_ref=it-homepage

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