
Lettera aperta al Presidente del Consiglio
Ho riflettuto molto prima di scrivere questa lettera, ma quello che sto vivendo in questi giorni, come tanti altri italiani, mi induce a palesarLe in modo chiaro ed inequivocabile lo sdegno e la rabbia che provo per quello che vedo e che sento ogni giorno.
Le faccio una premessa che ritengo doverosa.
Sono massone e, quando nel 1978 sono stato iniziato, ho firmato un giuramento, che mi obbliga al rispetto delle leggi dello stato e ciò ho fatto in tutta la mia vita.
Ma rispettare la legge non vuol dire approvarla anche quando la si ritiene ingiusta e lesiva dei diritti fondamentali dei cittadini, motivo per cui ho sempre esercitato il mio diritto di critica costruttiva.
E’ vero che, oggi, stiamo attraversando un momento difficile, ma è, altresì, vero che la epidemia è stata sottovalutata dalle istituzioni e che, quando Lei, nel mese di febbraio 2020, affermava in televisione che l’Italia era pronta, diceva cose non vere, perché mancavano i posti di terapia intensiva e sub intensiva; mancavano i presidi sanitari per la tutela degli operatori (ne sono morti a decine) e le mascherine per la gente comune, alla quale avete imposto di portarle, ma non ne avete curato la distribuzione, perché non le avevate allora e non ne avete a sufficienza oggi, in quanto le state ancora importando da paesi esteri.
Ogni giorno i presunti scienziati, consulenti del governo, dicono tutto e il contrario di tutto e gli stessi decreti, emanati a raffica (così come le autocertificazioni) sono apparsi indecifrabili anche per lettori attenti e adusi al c.d. legalese, ma totalmente incomprensibili per le persone comuni.
Inoltre, a differenza degli stati esteri che hanno già distribuito moneta contante sui conti correnti dei propri cittadini (Germania, Francia, Stati Uniti, Spagna e persino le Filippine), da noi abbiamo sentito solo chiacchiere.
Lo stop per i mutui bancari vale solo per determinate categorie di persone e non per altre, che pur sono in difficoltà per la serrata imposta dal governo.
Le bollette bisogna continuare a pagarle, pur in assoluta assenza di reddito per le partite iva e gli autonomi.
I famosi seicento euro, erogati per il mese di marzo, possono essere richiesti ad aprile e, forse, erogati a maggio, ma in questo lasso di tempo come facciamo la spesa?
Nei supermercati, alle casse, chiedono danaro contante, bancomat o carte di credito: le Sue promesse non le accettano!
La cassa integrazione in deroga non ancora parte e i lavoratori sono alla fame e si avvicina lo spettro del licenziamento.
Risibile appare la proposta di far anticipare la cassa integrazione alle aziende, che sono ferme e, quindi, con carenza di liquidità.
Quando nel 1991/1992 è stato effettuato il prelievo forzoso, nottetempo, sui conti correnti degli italiani, per lo Stato è stato facilissimo, mentre ora, che dovete dare l’elemosina, frapponete difficoltà burocratiche insormontabili ed io stesso, per inoltrare la domanda alla Cassa Forense, ho dovuto contattare il mio tecnico, il quale si è collegato in remoto con il mio computer, aiutandomi a compilare la richiesta.
Le vostre sono solo parole, ma non potete continuare a prendere per i fondelli il popolo italiano ed è forse per questo che nei giorni scorsi, di notte, si è proceduto al dispiegamento di mezzi corazzati sul territorio nazionale e la sesta flotta americana è entrata nel Mediterraneo (ho un video in diretta) e, sicuramente, tale spiegamento di forze non serve per combattere il virus, tenuto conto che nessun giornale ha riportato la notizia.
Ho appreso dalla stampa che il sindaco di Parma, per dare cinquanta euro a settimana, per mangiare, ai propri cittadini, chiede una autocertificazione con la quale si dichiara di non essere “fascisti” e, se non sbaglio, tale soggetto fa parte della coalizione che La sostiene.
In quarantatre anni di attività massonica mi sono sempre battuto per i principi fondanti della Libera Muratoria, quella vera e non quella deviata, legata alla finanza occulta, dalla quale sembra prendere ordini, visto (secondo quanto scrive Farina su Libero di oggi, 06/04/2020) che il Suo governo è pronto a firmare il MES in barba a quanto deciso dal Parlamento italiano.
Se così non fosse, tra l’altro, non continuerebbe a confidare nella Europa, che ci ha abbandonati, dopo averci depredato, con una moneta unica che è funzionale agli interesse della sola Germania.
Per strappare il consenso al popolo sovrano ci avevano promesso che avremmo lavorato di meno e guadagnato di più (Romano Prodi), mentre oggi lavoriamo di più e siamo alla fame, perché abbiamo rinunciato alla nostra sovranità monetaria e chiediamo in prestito semplici pezzi di carta, stampati a costo zero, che, poi, dobbiamo restituire con gli interessi.
Le ricordo che la moneta non è un valore, ma la misura del valore.
E’ accettata convenzionalmente, da chi la usa, come mezzo di scambio e deve, quindi, essere uno strumento per lo scambio di beni e servizi.
Proprio per il suo carattere convenzionale, chi ne accetta la convenzione (ossia il popolo) ha il diritto di esigerne la proprietà.
Le banche, che sono delle società per azioni private, ricavano profitti indebiti dal signoraggio sulla emissione di cartamoneta, assumendo una importante responsabilità nell’origine del debito pubblico.
Tale teoria, sostenuta dal Prof. Giacinto Auriti, trae ancora più forza dall’abolizione del rapporto diretto tra moneta e riserva aurea, che ha trasformato l’attività della emissione della moneta in un puro esercizio tipografico, sottolineando ancor di più il carattere convenzionale del valore monetario, che esiste solo ed esclusivamente perché il popolo accetta tale convenzione.
Ebbene, se siamo noi a dare il giusto valore alla cartamoneta circolante, non possiamo divenirne schiavi, essendone i proprietari.
A mio giudizio un popolo è libero solo quando ha la sovranità monetaria, perché acquistare pezzi di carta, emessi da banche private, genera debito e il debito rende l’uomo schiavo e succube dei poteri forti.
Quando avevamo la lira, eravamo la quarta potenza mondiale e i cittadini, con il proprio lavoro, si sono comprati la casa; la bilancia dei pagamenti era attiva e il commercio fiorente.
Oggi, con l’euro, è stata distrutta la classe media e milioni di cittadini hanno varcato la soglia di povertà.
Tra poco faremo la fine della Grecia e penso che tutto quello che è stato fatto contro il popolo italiano non può essere frutto di ignoranza e/o di errori di valutazione, ma risponde al un piano prestabilito del quale sono noti i mandanti e gli asserviti che lo stanno eseguendo.
Il sogno europeo era quello di creare una unità nel rispetto delle diversità, nel rispetto della cultura e della tradizione di ciascun popolo, ma è stato creato un Leviatano, succube della finanza occulta, che sta opprimendo i popoli e creando miseria.
Per noi l’unica strada oggi percorribile è quella di uscire dall’Europa e riprenderci la nostra libertà; riprendere in mano il nostro destino e riscattare la nostra sovranità monetaria.
La domanda che mi assilla è una sola: riuscirà a comprendere tutto questo?
Se non ci riesce (o non vuole) si faccia da parte e dia al popolo italiano la possibilità di scegliere il proprio futuro e tornare a vedere la luce.
Avv. Fernando Rucci
S.G.C. Unione Logge Sovrane del Mediterraneo
Presidente Alleanza Universale Massonica
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