Il Premier Draghi, con le sue scelte sconsiderate, sta portando l’Italia ad un conflitto nucleare

Il Premier Mario Draghi

Gli italiani, anche in base ai sondaggi, non ne possono più della guerra in Ukraina e della politica guerrafondaia del governo Draghi, che invece di puntare ad una mediazione tra le parti, in grado di far finire al più presto le ostilità, sta invece portando alla rovina milioni di famiglie e centinaia di migliaia di attività economiche, con la sua politica nazionale ed europea che favorisce unicamente gli interessi di determinate lobbies economico-finanziarie, che mirano ad una escalation della guerra, in grado di portar loro maggiori introiti, seppur a danno di milioni e milioni di cittadini, ormai da considerare, a pieno titolo, sudditi di un potere politico che definire antidemocratico è puro eufemismo.

Anche un bambino, se chiamato a prendere una decisione sul da farsi per porre fine al sanguinoso conflitto tra Ukraina e Russia, opterebbe per un tavolo di trattative, in grado di riportare alla ragione le parti interessate, e non, invece, per una vergognosa escalation della guerra, determinata dalla fornitura all’Ukraina di armi del valore di migliaia di miliardi, che invece di essere impiegati per opere utili alla collettività, vengono invece utilizzati per finanziare un conflitto che ogni giorno che passa rischia sempre più di degenerare e portare ad un conflitto nucleare che comporterebbe la distruzione di quasi tutto il genere umano.

Il Presidente americano Biden

Solo il tempo potrà dirci se, alla fine, la nostra visione di pace risulterà vincente, o se, a vincere, come sta ora avvenendo, saranno solo le lobbies delle armi e dell’alta finanza, che grazie ai vari conflitti da loro fatti nascere e/o fomentati in tutto il mondo, hanno riempito e continuano a riempire le loro casseforti piene di banconote e di sangue, versato da vittime innocenti, colpevoli solo di aver tollerato ed accettato le politiche abiette dei propri rispettivi governi, sempre più alle dipendenze delle lobbies poc’anzi indicate.

Una cosa però è certa, se le scelte del governo Draghi dovessero risultare fallimentari, sotto tutti i punti di vista, il Premier dovrà essere sottoposto primariamente al giudizio del Popolo Italiano, e secondariamente al giudizio di un tribunale, in grado di valutare, ed eventualmente punire, le sue scelte politiche, che sino ad ora hanno portato solo alla crisi di un sistema economico e sociale che, se invece sostenuto da scelte opportune, avrebbe potuto assicurare agli italiani un roseo e prospero futuro.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *