Il Governo Draghi, regala miliardi ai signori della guerra, ed al corrotto Zelensky, e lascia che l’Italia venga distrutta dagli incendi

INVECE DI FINANZIARE UNA TASK-FORCE ANTINCENDI E L’ACQUISTO DI MEZZI ADEGUATI ALLO SPEGNIMENTO, IL GOVERNO DRAGHI PREFERISCE SPENDERE DIVERSI MILIARDI DEI FONDI PUBBLICI PER ACQUISTARE ARMI E FINANZIARE LA GUERRA IN UCRAINA.

Ogni anno si ripresenta, sempre più cruento, il problema degli incendi che devastano la nostra Nazione e riducono in cenere milioni e milioni di ettari di territorio naturalistico di grande pregio, uccidendo, al contempo, milioni e milioni di innocenti ed indifesi animali, che nulla possono contro la criminale mano dell’uomo, quasi sempre dietro a questi tragici eventi.

L’Italia, è lo si dice da anni, avrebbe bisogno di rendersi indipendente dalle società che affittano i Canadair (mezzi aerei prevalentemente usati per combattere gli incendi), che costano ogni anno, al contribuente, centinaia e centinaia di milioni di euro, e non garantiscono, in quanto non sempre al 100% nella pronta ed efficace disponibilità di coloro incaricati di combattere gli incendi.

E evidente che, se tali mezzi aerei fossero comperati in gran numero e messi H24 a disposizione delle strutture competenti (Protezione Civile, Aeronautica Militare, Vigili del Fuoco, ed altre ancora), gli incendi potrebbero essere più facilmente affrontati e debellati, per di più con gran risparmio di mezzi economici, ma il Governo Draghi, come sempre immobile e poco interessato nell’individuare le priorità dell’Italia, preferisce invece utilizzare le risorse economiche in suo possesso per finanziare, in modo scellerato, i signori della guerra (legati a doppio filo con un certo potere politico al soldo dalla grande finanza internazionale) ed il corrotto Zelensky, per colpa del quale ci troviamo purtroppo ad affrontare anche il rischio di una probabile guerra nucleare, che porterebbe il genere umano all’autodistruzione.

Che il buon Dio salvi l’Italia e gli italiani, liberandoci al più presto dal Governo Draghi.

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