
Gianni Letta, l’Eminenza azzurra che tra mille difficoltà è sempre riuscito a ricomporre e gestire nel miglior modo possibile gli schemi a la gestione del potere del centro-destra, sia quando era al governo sia in tempi di vacche magre, in video-collegamento con il Centro Studi Americani di Roma, per una round-table sul futuro dell’Europa, senza peli senza peli sulla lingua irrompe anche nelle discussioni sulla gestione dei rapporti dell’Italia con l’Europa ed anche sull’euro-voto, con il quale è stato decretato il crollo del progetto “Eurobond”, e pur senza far nomi afferma duramente: “Dicono prima gli italiani e poi si arrabbiano se gli olandesi dicono prima gli olandesi. La verità è che qualcuno vuole chiedere all’Europa di darci qualcosa che non ci può dare per assolvere alle nostre mancanze, ed è una strategia ben pensata, si chiede all’Europa di soccorrerci e caricarsi sulle spalle una parte del debito, così, alla prima delusione, si creerà il pretesto per prospettare un Italexit sul modello inglese, e ciò è profondamente allarmante”.
Letta non fa nomi e cognomi, come ha fatto Giuseppe Conte nel corso della sua ultima conferenza stampa, ma si sa bene quali siano tali nomi, e le sue dure parole sono un monito severo, che testimonia ancora una volta la distanza chilometrica fra gli alleati del centrodestra, anche e soprattutto nella trattativa con Bruxelles.
Ora, con che faccia Salvini e la Meloni avranno ancora il coraggio di chiedere di andare al potere e governare l’Italia, se proprio una parte importantissima del centro-destra, quella a nostro avviso determinante, disconosce le loro idee ed il loro operato ?
Ai posteri l’ardua sentenza…
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